Battaglia di Wizna parte della campagna di Polonia della seconda guerra mondiale | |
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Uno dei bunker polacchi distrutti, oggi conservato come memoriale | |
Data | 7 - 10 settembre 1939 |
Luogo | Wizna, Polonia |
Esito | Vittoria tedesca |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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La battaglia di Wizna fu combattuta tra il 7 e il 10 Settembre del 1939, tra le forze contrapposte del Terzo Reich e della Polonia, durante le fasi iniziali della seconda guerra mondiale. Secondo lo storico polacco Leszek Moczulski, tra i 350 e i 720 soldati polacchi mantennero le loro posizioni fortificate contro oltre 40.000 tedeschi.[1] Benché la sconfitta fosse inevitabile, i polacchi bloccarono l'avanzata della Wehrmacht per tre giorni, posponendo l'accerchiamento del Gruppo operativo indipendente "Narew", impegnato in combattimento nei dintorni.[2] Il terzo giorno i carri armati tedeschi sfondarono la linea polacca e eliminarono i bunker uno per uno. L'ultimo bunker si arrese intorno a mezzogiorno del 10 Settembre.[3]
Dal momento che questa battaglia avvenne in circostanze simili (un numero esiguo di soldati che si contrappone ad un soverchiante numero di nemici, difendendo posizioni fortificate con grande spirito di sacrificio e protraendo lo scontro fino al proprio annientamento), Wizna viene sovente paragonata alla battaglia delle Termopili, in particolare nella cultura di massa polacca.[4][5] Uno dei simboli della battaglia fu il capitano Władysław Raginis, ufficiale in comando delle forze polacche, il quale giurò di mantenere la sua posizione fino a che avrebbe avuto fiato in corpo. Quando gli ultimi due bunker sotto il suo comando terminarono tutte le munizioni, egli ordinò ai suoi uomini di arrendersi e si suicidò.
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